indice

Itinerari turistici artistici e culturali

homepage

Le riserve naturali gestite dal
Dipartimento Azienda Regionale Foreste Demaniali

Monte San Calogero (Kronio)

Denominazione
RNO Monte San Calogero(Kronio)
Provincia
AG
Comuni
Sciacca
Estensione zona A - zona B
52,25 Ha di cui 31 in zona A e 21,25 in zona B
Riferimenti geografici
I.G.M. - F. 266 IV S.E.
Data Istituzione
D.A. 366 del 26/7/00 (Piano Reg.)
Informazioni generali

La riserva è raggiungibile direttamente dall’abitato di Sciacca.
Uscendo dal paese, su via Palermo, bisogna seguire i cartelli segnaletici che portano sulla strada rotabile che conduce sulla vetta del Monte.
Sciacca è raggiungibile da Agrigento percorrendo la SS 189 (PA-AG) sino a Siculiana Marina, quindi s’imbocca la SS 115 (E931) e si procede in direzione Sciacca (percorso totale: 62 km).

Monte Kronio: aria e vapori “miracolosi”

Monte Kronio è noto per la complessa architettura del suo ipogeo nel quale circolano aria e vapori legati a fenomeni termali. La temperatura, mediamente stabilizzata intorno ai 38°C, in certi momenti diventa così elevata da impedire l’esplorazione completa del sito.
Nell’intricato sviluppo delle cavità si distinguono cinque grotte principali: le Stufe di San Calogero; la Grotta del Lebbroso; la Grotta di Mastro, la Grotta del Gallo e la Grotta di Cucchiara.
Quest’ultima è un vero e proprio labirinto aspirante. Chi ama, quindi, la speleologia troverà spunti di osservazione estremamente interessanti. Il termalismo pare tragga origini da fenomeni di vulcanismo secondario, insorti in epoche storicamente databili, che renderebbe i vapori saturi di sali sulfurei, ai quali sono attribuibili effetti terapeutici.
Il patrimonio idrominerale di Monte Kronio, che non viene del tutto sfruttato, è tra i più ricchi e completi al mondo.
Alle diverse tipologie di acque (si spazia dalle sulfuree alle salsobromoiodiche, dalle mediominerali alle bicarbonato-alcaline) viene attribuito un nome popolare: quella chiamata Acqua Santa, di natura bicarbonato-alcalina, è scomparsa nel 1968 in seguito al terremoto della Valle del Belice, ora si pensa comunque che sia possibile reperirla nuovamente.
Il monte, di natura calcarea, è colonizzato da una vegetazione fondamentalmente rupestre, mentre sulla sommità nei pressi del Santuario si è insediata una pineta. Flora e fauna sono ancora oggetto di studio.Emergenze paesaggistiche

Foce del Belice: a pochi km in direzione Trapani, nelle vicinanze si trova l’area archeologica di Selinunte.
Foce del Platani: a pochi km in direzione Agrigento, vicino l’area archeologica di Eraclea Minoa.

A poca distanza dalla città di Sciacca, sulla costa agrigentina, si erge Monte San Calogero o Kronion per gli antichi: un’isolata elevazione calcareo-gessosa, che digrada verso il mare. Dalla sua vetta si gode un vastissimo e ameno panorama: da Capo Lilibeo a Capo Bianco, dall’Isola di Pantelleria alla Cresta di Caltabellotta.
Le famose terme di Sciacca si trovano nelle cavità di questo monte e sono state sin dall’antichità una forte attrazione, per gli effetti terapeutici dei vapori sulfurei che curano malattie respiratorie e reumatiche.
Monte San Calogero s’innalza a poca distanza da altre riserve naturali, a metà strada fra le foci del Belice e del Platani e da siti di interesse archeologico come Selinunte ed Eraclea Minoa.
A quest’ultima è legato da un “filo” leggendario: pare, infatti, che Minosse, re di Creta, sbarcato ad Eraclea (“Minoa” da Minosse) inseguisse su queste coste Dedalo, l’architetto dei labirinti che, secondo i Greci, fu l’artefice della sistemazione di queste grotte che da abitazioni divennero sudatari.
Il visitatore che arriva in questa zona potrà godere della magnifica costa e del limpido mare, assecondare i suoi interessi archeologici e naturalistici, dedicandosi al birdwatching, o effettuare salutari sedute presso il centro termale. Gli spostamenti facili e la breve distanza dai siti indicati, invogliano a sostare per più giorni, godendo una vacanza di elevata qualità culturale e naturalistica.
 

Flora

 
 

Fauna


 

La Storia, Il Paesaggio e l'Uomo

Sulla cima del monte San Calogero, si allarga un pianoro che termina ad est con una folta pineta; ad ovest sorge il Santuario omonimo, al cui interno è conservata una statua del Santo, opera di Giacomo Gagini. Attraverso una breve strada in discesa, si arriva alle stufe vaporose, utilizzate anche nell’antichità come sudatari.
La voragine dal quale escono i “fumi”, durante le spedizioni speleologiche, ha permesso di rinvenire pithoi preistorici dell’età del Rame. In seguito altre ricerche hanno portato alla luce, soprattutto nell’antro del fico, stratificazioni di materiali risalenti alla preistoria (dal Neolitico medio all’età del Rame) che testimoniano la presenza di abitanti nelle grotte.
In epoche successive abitarle non fu più possibile, probabilmente perché nel 2000 a.C., in seguito a movimenti tellurici, insorsero fenomeni vulcanici secondari che portarono all’innalzamento della temperatura delle grotte e all’emanazione dei vapori sulfurei. Le spelonche, la cui sistemazione, come abbiamo detto nell’introduzione, fu attribuita a Dedalo, furono usate a fini terapeutici anche dai Greci. I
l paesaggio circostante, tolto il versante marino, è caratterizzato dalla presenza di vigneti dai quali vengono prodotti vini di buona qualità.
L’economia trae grande beneficio soprattutto dai bagni termali, ma anche dalla bellezza della costa che attrae molti turisti. La pesca e l’agricoltura sono attività fiorenti, insieme all’artigianato della ceramica che qui ha un’antica tradizione.

Sciacca
Cittadina della Sicilia sud-occidentale, fu conosciuta fin dall’antichità come importante centro idrotermale. Adagiata su un altipiano scosceso verso il mare, è una frequentata stazione balneare, dove si trovano anche interessanti opere d’arte. Probabile colonia di Selinunte, fu chiamata dai romani Thermae Selinuntinae, dagli arabi Shakkah, nome che conserva ancora oggi. Intorno al 1100, il conte Ruggero vi costruì il Castello Vecchio e la cinse di mura che furono raddoppiate sotto la dominazione aragonese (1336) e triplicate sotto la dominazione di Carlo V nel ‘500.
Sciacca dette i natali allo storico Fazello (1498-1570), che ha scritto una delle più interessanti storie di Sicilia, e al pittore Mariano Rossi (1731-1807) le cui opere in parte sono conservate a Sciacca. Tra le emergenze architettoniche più significative ricordiamo Piazza Scandagliato, che si affaccia sul porto sottostante e sul mare, e la chiesa di Santa Margherita del 1342, che conserva un magnifico portale gotico-rinascimentale, capolavoro di Francesco Laurana.
Sciacca è meta di molti visitatori grazie alle Terme costituite dallo stabilimento delle stufe vaporose naturali di San Calogero, sull’omonimo monte, e le Nuove Terme, in paese, dove si praticano cure con acque sulfuree ipertermali, fanghi per reumatismi, per malattie della pelle e per affezioni dell’apparato respiratorio. Il suo patrimonio di acque termali è fra i più ricchi e completi del mondo.

MUSEI E CENTRI VISITA
L’Antiquarium di Monte Krone si trova in località Monte Kronio (Krone) a Sciacca tel. 0925.28989. Può essere visitato tutti i giorni (tranne i festivi) dalle 09:00 alle 14:00 e dalle 14:30 alle 20:00. Il lunedì dalle 16:00 alle 20:00; la domenica dalle 09:00 alle 13:00. L’ingresso è gratuito.
La Casa Museo Francesco Scaglione (espone reperti archeologici, numismatici, dipinti e sculture)
si trova a Sciacca in piazza Don Minzoni n. 4 – tel. 0925.83089.
Può essere visitata il lunedì dalle 09:00 alle 13:00; il martedì, il giovedì e il venerdì anche dalle 15:00 alle 19:00. L’ingresso è gratuito.
COMUNE DI APPARTENENZA
• Sciacca – 60 m s.l.m. a 62 km da Agrigento; CAP 92019 – prefisso telefonico 0925; abitanti 38.256 (saccensi).
• Stazione ferroviaria più vicina: Castelvetrano (35 km).
INFORMAZIONI
• Azienda di soggiorno di Sciacca  in via Vittorio Emanuele n. 84, Sciacca tel. 0925.21182 e 0922.82865.

• Azienda Autonoma Provinciale per l’Incremento Turistico di Agrigento: viale della Vittoria n. 255, Agrigento
tel. 0922.401352 – fax 0922.25185.

• Ufficio Provinciale Azienda (U.P.A.) di Agrigento, via Esseneto, Agrigento tel. 0922.595911.
 

Copyright © www.regione.sicilia.it/agricolturaeforeste/azforeste/
per gentile concessione Tutti i diritti riservati


HOMEPAGE 

©  2002 I Sapori di Sicilia  Tutte le immagini del sito sono di Photodigitalart  -  Realizzazione InFormatica  &  Art