FATTORI BIOTICI (fauna e flora)
PINO D'ALEPPO
Pinus halepensís
Famiglia Pinaceae
Il pino d'Aleppo possiede chioma ad ombrello irregolare, almeno negli esemplari completamente cresciuti, per l'attitudine del fusto e dei rami a mantenersi contorti. La sua caratteristica principale è l'incredibile capacità di sopravvivenza. Dà origine a pinete ove sarebbe impossibile impiantare altre specie, ad esempio lungo le irte pareti rocciose delle valli e delle coste.
È tipico di suoli calcarei, arenosi, ma si adatta bene anche ai suoli acidi. Queste caratteristiche hanno indotto i forestali a utilizzare il pino d'Aleppo per rimboschire aree di estrema aridità e termofilía. Il legno viene utilizzato per costruzioni, carpenteria e per
trarre materiali per la carpenteria navale. Fino a ieri veniva i oche utilizzato per
estrarre resine e per la produzione della "cortecciola", per il trattamento tannico delle reti da pesca. Distribuito in tutta Italia, isole maggiori e minori comprese, il pino d'Aleppo è pianta tipica del bacino del Mediterraneo e si estende ad est fino alla Grecia. Se sia una specie indigena dell'Italia non è certo saperlo. Le aggregazioni boschive più importanti sono nel Gargano, nella provincia di Taranto, in Sardegna e in Umbria (a Narni, fra Terni e Spoleto), tuttavia non possiamo escludere che queste aggregazioni derivino da antichi rimboschimenti, oppure che l'uomo abbia comunque favorito il pino d'Aleppo durante l'antichità.
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