INDICE
Introduzione
Complesso boschivo buccherese
Bosco Pisano e Bosco Frassino
Bosco Contessa e Bosco di S. Maria
Le Antenne di Monte Lauro
Le Carbonaie
Ecosistema bosco
I fattori del bosco
Fattori abiotici
Roccia
Clima
Temperatura

Fattori Biotici (flora e fauna)
Olivastro

Processionaria
Castagno
Raganella
Rospo comune
Discoglosso dipinto
Cerro
Lepre italica
Corbezzolo
Istrice
Leccio
Martora
Lichene
Donnola
Riccio
Olivo
Pino d'Aleppo
Lattario delizioso
Pino domestico
Volpe
Coniglio selvatico
Roverella
Ghiandaia
Ghiro
Allocco
Sughera
Zelkova siciliana
Robinia
Eucalipto

I FATTORI DEL BOSCO

FATTORI BIOTICI (fauna e flora)

OLIVO
Olea europaea var. europaea,
Alivu Famiglia Oleaceae
Specie arborea coltivata in tutto il bacino del Mediterraneo per la produzione di olio di alta qualità, l'olivo è molto diffuso sugli Iblei nelle zone più temperate, dal livello del mare fino ai 700 m di quota. Alcuni studiosi (il più autorevole è il De Candolle) suppongono che l'olivo provenga dall'Oriente ma l'ipotesi è screditata dall'esistenza dell'oleastro lungo tutte le coste mediterranee, trovato anche fossile nelle campagne bolognesi (risalente al Pliocene). Albero sempreverde particolarmente longevo (può diventare millenario), l'ulivo ha un tronco contorto che non produce cerchi annuali facilmente distinguibili. Gli esemplari vetusti resistono ai secoli lasciando consumare il tronco principale a favore di quelli laterali, tutti uniti dallo stesso apparato radicale. Le foglie sono ovali, opposte, coriacee: dalla fioritura primaverile (maggio/giugno) si formano tante piccole drupe (olive) ad alta percentuale di olio (15-20%). La specie è soggetta all'alternanza di produzione. La coltivazione dell'ulivo e la produzione di olio sugli Iblei è pratica millenaria. In particolare, sono i terreni delle Comunità montane (Ferla, Buccheri, Giarratana, Cassaro, ecc.) a dare le olive migliori, quindi gli oli da tavola più pregiati e meno acidi, a Denominazione di Origine Protetta (D.O.P ). Le civiltà mediterranee, da millenni, hanno assunto l'olivo a simbolo augurale di pace e prosperità.
Gli uliveti di Buccheri si trovano a quote più basse rispetto al paese, nelle zone maggiormente temperate, soprattutto lungo la strada che porta a Lentini. In contrada S. Andrea, nei terreni attorno alla rara chiesa federiciana, gli uliveti spesso presentano esemplari plurisecolari, quasi tutti appartenente alla coltivar autoctona "Tonda Iblea". Questo storico uliveto, condotto in maniera estensiva, rappresenta un ambiente seminaturale rimasto invariato da secoli. Le piante più vecchie e maggiormente svuotate al centro dalla carie (lupa) sono state oggetto di potatura di ricostruzione: in pratica sono stati tagliati i fusti principali e sono stati coltivati alcuni polloni laterali  per ogni apparato radicale. Il che significa che molti ulivi plurisecolari non presentano un fusto grosso, contorto e spettacolare ma ne hanno diversi, pur appartenendo alla stessa pianta. È facile distinguere gli ulivi secolari policauli da quelli giovani. I vetusti hanno nella zona del colletto una serie di ovoli (o mammelloni o puppole) che, fondendosi tra loro, costituiscono un voluminoso ingrossamento alla base dei fusti, il pedale (o ciocco o ceppo). Inoltre gli ulivi più vecchi non hanno un sesto d'impianto regolare ma sono disposti in maniera casuale, secondo l'originaria ubicazione dei preesistenti olivastri, poi innestarli ad olivo sativo.

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