INDICE
Introduzione
Complesso boschivo buccherese
Bosco Pisano e Bosco Frassino
Bosco Contessa e Bosco di S. Maria
Le Antenne di Monte Lauro
Le Carbonaie
Ecosistema bosco
I fattori del bosco
Fattori abiotici
Roccia
Clima
Temperatura

Fattori Biotici (flora e fauna)
Olivastro

Processionaria
Castagno
Raganella
Rospo comune
Discoglosso dipinto
Cerro
Lepre italica
Corbezzolo
Istrice
Leccio
Martora
Lichene
Donnola
Riccio
Olivo
Pino d'Aleppo
Lattario delizioso
Pino domestico
Volpe
Coniglio selvatico
Roverella
Ghiandaia
Ghiro
Allocco
Sughera
Zelkova siciliana
Robinia
Eucalipto

I FATTORI DEL BOSCO

FATTORI BIOTICI (fauna e flora)

CONIGLIO SELVATICO
Oryctolagus cuniculus
Famiglia Leporidae
Si distingue dalla lepre per le orecchie e le zampe decisamente più corte e per le dimensioni inferiori del corpo. Non è un roditore, come erroneamente si afferma; il coniglio selvatico appartiene all'Ordine dei Lagomorfi perché non possiede una doppia fila di incisivi come l'istrice, il topo e gli altri roditori. Di origine iberica, la specie è stata introdotta quasi in tutto il mondo, soprattutto a scopo venatorio. In Sicilia vive la sottospecie huxleyi, più piccola e di color giallo fulvo, il cui patrimonio genetico è continuamente danneggiato dai ripopolamenti a scopo venatorio con la specie tipica. Il coniglio selvatico frequenta ambienti preferibilmente aperti come dune, aree costiere, pascoli, garighe e ambienti degradati, non oltre i 1000 m di quota, dove scava piccole buche per strappare e mangiare fittoni, bulbi, tuberi, rizomi e radici varie, ma non disdegna la corteccia delle piante più giovani. Come la lepre, il coniglio selvatico è caratterizzato dalla scatofagia, ovvero dalla riassunzione delle sferette fecali fino al completo assorbimento del loro potere nutrizionale. E una strategia vincente che consente all'animale di digerire tutta quella cellulosa che, masticata velocemente per paura di trovarsi di colpo davanti a un predatore, non sarebbe di facile degradazione. Quando la sferetta fecale non contiene più nutrienti, l'animale lascia la tana o la lettiera e raggiunge la latrina per liberarsene definitivamente. La capacità riproduttiva del coniglio selvatico è elevatissima e copre quasi tutto l'anno, da febbraio a novembre. In una speciale camera della tana partorisce da 4 a 12 piccoli che in un mese diventano indipendenti, e in 8-10 mesi sessualmente maturi. Il coniglio selvatico, finché non viene raggiunto dai pallini dei cacciatori o dalle fauci di un predatore, vive fino a 8-10 anni.

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