Indice Demani

Prefazione
Generalità
Il  Demanio
Monte Lauro: storia e mito
Flora e Fauna: generalità
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- La Fauna
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- 2 Gli Uccelli
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- 5 Gasteropodi
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- 7 Altre Specie
Buccheri e Monte Lauro
-I Boschi
-"I Marcati e la vicenda   
  demaniale

Schede piante
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Scheda botanica
- Le zone fitoclimatiche
Schede Fauna
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- L'Upupa
- Il Torcicollo
- Il Colombaccio
- Il Rigogolo
 
LA REDAZIONE
 

Tratto dal volume
Il Demanio Forestale
Monte Lauro
Azienda Regionale Foreste demaniali

 
 
 
 

  

SCHEDE FAUNA

IL COLOMBACCIO
Columba palumbus palumbus (Linneo)

 

Lunghezza totale 400/450 mm.; ala 235/255; apertura alare 700/750; tarso 27/32; becco 21/23; coda 160/175; perso 360/580 gr.

IDENTIFICAZIONE
Le dimensioni, mediograndi, sono nettamente superiori a quelle dei congeneri. Di spicco, due "collaretti" bianchi ai lati del collo (adulti) e, a qualunque età, una macchia bianca allungata, anteriormente, sull'ala, che può consentire una facile identificazione in volo, anche a distanza. Sessi e abiti stagionali simili.

ABITO ESTIVO ED INVERNALE
Negli adulti, gli spazi bianchi ai lati del collo, associati a piume squamiformi, lucenti, a riflessi verdi e color porpora, contrastano il piumaggio grigio-bluastro della testa e cenerino-bruno del mantello. Sull'ala, lo "specchio" bianco taglia, a larga virgola, le copritrici esterne (quando l'ala è chiusa, questa fascia si dispone lungo il bordo dell'ala, oltre la spalla). Il groppone, cenerino-chiaro, precede una lunga e consistente coda grigia, ampiamente bordata di scuro (orlatura particolarmente evidente "da sotto"). Parti inferiori vinate in corrispondenza del petto, poi bianco-grigiastre, con sottoala color cenere, come nella Colombella (è bianco, in contrasto, nel Piccione selvatico, comprese le varie razze domestiche e semidomestiche derivate).
Il becco è rossiccio con zone rigonfie alla base biancastre ed apice giallo-ceciato; zampe rosso-rosato. Iride giallastra. Giovane: la colorazione grigia e cenerina è ovunque offuscata dal bruno; mancano le iridescenze e gli spazi bianchi sul collo, ma rimane il disegno bianco, distintivo, sull'ala. Parti nude meno vivaci ed iride più scura, rispetto agli adulti.
AMBIENTE E VITA
in distretti forestali di varia composizione arborea, sovente in prossimità

di radure o zone rurali e coltivate più aperte, in cui va per procurarsi parte del nutrimento.
Da tempi relativamente recenti, si può osservare anche nei giardini alberati e nei parchi cittadini, spesso in compagnia dei colombi torraioli. Sui luoghi di svernamento e in migrazione, costituisce stormi consistenti. Lontano dagli abitati è uccello accorto e sospettoso; si invola producendo un tipico rumore con le remiganti, simile a quello della Tortora. In aria, segue traiettorie rettilinee, ad altezze variabili, imprimendo potenza ai battiti delle ali, talvolta alternando fasi scivolate molto veloci. Si posa sugli alberi, tra il fogliame, o sul terreno. Il cibo è essenzialmente d'origine vegetale e molto variato: ne fanno parte semi, grani, radici, foglie, fiori e frutti di numerose essenze forestali e piante erbacee coltivate o meno; durante il giorno, una porzione di cibo viene sempre trattenuta nel gozzo per essere digerita in seguito. Occasionalmente sono appetiti larve di insetti e vermi rinvenuti sul terreno.
In periodo riproduttivo, quando si formano e frazionano le coppie, il maschio compie caratteristici voli innalzandosi nel cielo, agitando le remiganti sopra il tronco, alla sommità della parabola, ("applauso"), e ridiscende ad ali rialzate, in volo planato. Posato, "gira" e si esibisce attorno alla futura compagna, gonfiando le piume, come è tipico di molti columbidi. Tuba emettendo di solito strofe monotone, di 4 o 5 sillabe.

RIPRODUZIONE
Nidifica in zone boscose, nelle campagne coltivate ed alberate, nei parchi cittadini, sia al livello del mare che sui monti fino a circa 1500/1700 metri. Da aprile, in un nido di stecchi grossolanamente intrecciati e costruito sugli alti alberi, vengono di solito deposte 2 uova (1-3) bianche semilucenti e con guscio liscio (mm 40 x 29,5, gr 19) che schiudono dopo un'incubazione di 15-17 giorni, portata a termine dal maschio durante la giornata e dalla femmina di notte. I piccoli abbandonano il nido dopo 28-35 giorni. Vengono deposte due o tre covate annue.

DISTRIBUZIONE
La specie abita con circa cinque sottospecie le zone adatte dell'Europa (con esclusione delle parti più settentrionali), dell'Africa nord-occidentale, delle Azzorre, di Madeira e dell'Asia. Le varie popolazioni sono sedentarie ed anche migratrici; i contingenti dell'Europa settentrionale si spingono più a sud fino al bacino del Mediterraneo ed al vicino Oriente.
In Italia la sottospecie tipo compare durante i passi regolari di settembre-ottobre e di metà febbraio-metà aprile; pare più frequente e costante in alcune regioni del centro (Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Umbria, ecc.) ove durante l'inverno, nelle pinete litoranee, si soffermano a svernare migliaia di individui; interessanti concentrazioni invernali si notano anche al sud e nelle isole maggiori. Negli ultimi decenni si è notato un apparente spostamento delle masse migranti verso le regioni settentrionali. Come parzialmente stazionario e nidificante è presente dal livello del mare ai monti sia sul continente che nelle isole maggiori (nelle Valle Padana è in diminuzione per disboscamenti).
 

 

 

 

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