I GRANDI ALBERI DI SICILIA

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GLI ALBERI MONUMENTALI DELLA PROVINCIA DI PALERMO
 

ROVERELLA DEL SANTUARIO DI RIFESI

IDENTIFICAZIONE
Nome scientifico: Quercus virgiliana (Ten.) Ten.
Famiglia: Fagaceae
Nome volgare: Roverella, Quercia castagnara, Quercia virgiliana
Nome locale:  Cerza

LOCALIZZAZIONE

Comune: Palazzo Adriano (PA)
Località: contrada Rifesi
Cartografia: Foglio I.G.M. N. 620-Lercara Friddi. C.T.R. Sezione N. 620130-Pizzo di Gallinaro
Coordinate: 37°36'27,69" N - 13°20'35,63" E (4163577N - 2373761 E)
Proprietà: Azienda Regionale Foreste Demaniali
Accesso: dalla SP 15 Palazzo Adriano-Bivona, in direzione del Santuario di Rifesi

PARAMETRI STAZIONALI
Altitudine (m s.l.m.): 819
Esposizione: nord-est
Giacitura: lieve pendenza
Substrato: calcareo
Contesto vegetazionale: margini del querceto caducifoglio
Protezione: zona A della riserva naturale orientata "Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio"

PRINCIPALI CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE

Struttura e portamento: superbo esemplare che si staglia con la sua grande mole sul Santuario di Rifesi e sul Monte Rose. Il robusto fusto è rivestito da una spessa corteccia, fessurata in placche grossolane soprattutto in corrispondenza del legno di reazione. Le ramificazioni, dense e contorte, hanno un caratteristico andamento sinuoso: quelle centrali sono assurgenti e quelle laterali plagiotrope o pendule. La chioma è ampia, rada e asimmetrica
Altezza (m): 18
Circonferenza massima del tronco (m): 5,80
Circonferenza del tronco a 1,30 m dal suolo (m): 5,10
Ampiezza della chioma (m): 18,20 (N-S) x 23,60 (E-O)
Età stimata (anni): circa 500

CONDIZIONI DELL'ESEMPLARE
Stato vegetativo e sanitario: complessivamente discreto. Il lato nord-est del fusto è stato colpito da un fulmine che ha provocato il distacco di una grossa branca di 1° ordine e di due branche di 2° ordine. Sulle superfici interessate si notano estesi attacchi di carie
Minacce: pericolo di distacco di una branca o di parti di essa
Interventi proposti: interventi di decespugliamento finalizzati all'eliminazione degli arbusti, soprattutto rovi, che circondano il fusto. Si ritiene necessario, inoltre, l'applicazione di un rinforzo in una grossa branca di 1 ° ordine che evidenzia una fessurazione nella zona centrale

Note e curiosità: è la "sentinella" del Santuario di Santa Maria del Rifesi. Il Santuario fu eretto nel 1170 dal normanno Ansaldo, Prefetto del regio Palazzo di Palermo, grazie alla concessione di M. Gentile, Vescovo di Agrigento. Fin dal 1188 fu abitato dai monaci Benedettini, "Indi gli altri successori di Gentile concedettero a vari monaci la medesima chiesa col monastero" (Amico, 1856). Per lungo tempo il luogo mantenne la sua funzione religiosa nel vasto territorio circostante. Verso la fine del 1300, forse "La solitudine di quei boschi venne in noia ai PP. Cassinesi; i chiostri furono abbandonati e caddero in rovina, il fisco pel regio patronato li convertì in priorati, (...) venduto ad Angela Cerda, divenuta nel 1609 Marchesa di S. Maria del Rifesi, per privilegio di Filippo III, e quindi a Simone Zati, caddero in oblio i chiostri, le Chiese, i canoni ed il regio patronato". Il complesso del Rifesi, divenuto Santuario nel 1987 per concessione del Vescovo Luigi Bommarito, è costituito da una chiesa e dall'adiacente monastero benedettino, in stile normanno. La chiesa, a tre absidi, presenta affreschi del XVII e i ritratti del Prefetto Ansaldo e del Vescovo Gentile. Del monastero rimangono solo i muri perimetrali con ampie arcate, il chiostro e un pozzo. Attorno al complesso monumentale si osserva un ampio fossato, probabilmente quanto resta delle mura di difesa. Nella chiesa era custodito l'antico Crocifisso in legno dei XII secolo, venerato tutt'oggi dagli abitanti di Burgio. Secondo la leggenda, il Crocifisso venne scolpito da un pastore che utilizzò un pezzo di legno locale. Al corpo del Cristo mancava, però, la testa. Si racconta che il pastore rinvenne in seguito ai piedi di una quercia, detta "cerza di lu Signuri", proprio la testa scolpita. Successivamente la pianta, ancora oggi osservabile, venne colpita da un fulmine, e il tronco danneggiato assunse la forma di una croce. Il Crocifisso di Rifesi, restaurato nel 1982, attualmente si trova nella Chiesa Madre di Burgio dalla quale, ogni seconda domenica di agosto, viene portato in processione verso il Santuario di Rifesi. Nelle immediate adiacenze della roverella monumentale, e soprattutto a valle del Santuario, si notano diversi esemplari di roverella di grandi dimensioni sia come fusto che come sviluppo della chioma, alcuni dei quali raggiungono 4,40 m di circonferenza a petto d'uomo
 

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