I GRANDI ALBERI DI SICILIA

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GLI ALBERI MONUMENTALI DELLA PROVINCIA DI PALERMO
 

SUGHERA DI CONTRADA CAVA

IDENTIFICAZIONE
Nome scientifico: Quercus suber L.
Famiglia: Fagaceae
Nome volgare: Sughera
Nome locale: Suvaru, Suvara

LOCALIZZAZIONE

Comune: Geraci Siculo (PA)
Località: Bosco Cava
Cartografia: I.G.M. Foglio N. 610-Castelbuono. C.T.R. Sezione N. 610060 Castelbuono
Coordinate: 37°54'15,05" N -14°07'17,92" E (4195547 N - 2442781 E) Proprietà: privata
Accesso: dalla SS 286, all'altezza del km 21+500, a monte della strada

PARAMETRI STAZIONALI
Altitudine (m s.l.m.): 394
Esposizione: nord-est
Giacitura: molto ripida
Substrato: silico-arenaceo
Contesto vegetazionale: sughereto
Protezione: zona B del Parco delle Macchie

PRINCIPALI CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE

Struttura e portamento: superbo esemplare dall'imponente fusto colonnare che si biforca a `V' a circa 2 m dal suolo. La branca di dimensioni maggiori ha una circonferenza di 3,30 m. La chioma è espansa, asimmetrica, più sviluppata verso valle dove diversi rami penduli lambiscono il suolo. La pianta è ancorata stabilmente al suolo da grosse radici che, in corrispondenza del pedale, inglobano massi di diverse dimensioni
Altezza (m): 20
Circonferenza massima del tronco (m): 5,10 (senza lo spessore del sughero)
Circonferenza del tronco a 1,30 m dal suolo (m): 4,10 (senza lo spessore del sughero)
Ampiezza della chioma (m): 26 (E-O) x 19,50 (N-S)
Età stimata (anni): circa 450

CONDIZIONI DELL'ESEMPLARE
Stato vegetativo e sanitario: complessivamente buono. Sulla chioma si osservano alcuni individui semiparassiti di Loranthus
europaeus Jacq.
Minacce: incendi
Interventi proposti: potatura finalizzata all'asportazione degli individui di Loranthus europaeus; decespugliamento attorno alla sughera per diminuire i rischi d'incendio, tenuto conto anche della sua vicinanza alla statale

Note e curiosità: l'esemplare è stato decorticato di recente ed evidenzia una vivace colorazione rossastra sul fusto e sui rami principali. A circa 20 m di distanza è presente un'altra sughera monumentale della stessa età, avente una circonferenza del fusto di oltre 5 m. Il fusto bitorzoluto, per la presenza di alcune grosse iperplasie, è stato squarciato da un fulmine nella parte esposta a nord che mostra un'ampia apertura annerita dal fuoco e attaccata dalla carie.
Alla sughera di Bosco Cava (Geraci Siculo, Madonie) è legata la seguente curiosa leggenda: Durante un caldo pomeriggio estivo un pastorello, intento a sorvegliare il suo gregge, si era assopito all'ombra della grande sughera. In sogno udì una voce misteriosa che gli fece la seguente profezia: se l'indomani mattina, un'ora prima del sorgere del sole, avesse scavato ai piedi dell'albero avrebbe rinvenuto una "truvatura", a patto che non ne parlasse con nessuno. Destatosi dal sonno il pastore tornò immediatamente in paese e si confidò con il suo migliore amico. Entrambi si recarono ai piedi della sughera e incominciarono a scavare freneticamente. Non trovando il tesoro continuarono a scavare per tutta la notte fino a quando, poco prima dell'alba, trovarono un forziere. Lo aprirono e con gran meraviglia si accorsero che era pieno di carbone. Non fecero tuttavia in tempo a riprendersi dallo stupore perché improvvisamente furono destati da un'altra sorpresa. La fonte misteriosa riprese a parlare e rivolgendosi al pastore esclamò: Tu cchìsentìstiii... (Tu che hai ascoltato la mia profezia) Tu cchì dicìstiii...(Tu che non hai rispettato i patti confidando il segreto ad altri) Troppu presti vinisti!(Hai incominciato a cercare il tesoro prima dell'ora stabilita).
Impauriti i due scapparono via lasciando sul posto una buca talmente grande e profonda che sembrava un fronte di cava. Da questa leggenda fantastica potrebbe probabilmente derivare il nome della contrada "Bosco Cava". Secondo Chichi (1997) li toponimo "Cava" potrebbe derivare dalla seguente tradizione intrisa di legenda: un contadino intento a lavorare il terreno sentì improvvisamente una voce che gli diceva "cava! cava!". Pur sorpreso iniziò a scavare e trovò un rotolo di tela con l'immagine dell'Annunciazione che ora è conservata nella Matrice di Geraci Siculo. In passato il quadro dell'Annunciazione era esposto nella chiesa di Santa Maria della Cava, nell'ambito dell'omonimo bosco, la cui costruzione viene fatta risalire al XIV secolo, al tempo di Francesco I di Ventimiglia. La chiesa, abbandonata per lungo tempo, è stata recentemente ristrutturata ed evidenzia diversi elementi di pregio architettonico, scultoreo e pittorico come il portale ogivale e il rosone, decorati a rilievo, l'arco interno a sesto acuto e i resti di affreschi bizantineggianti
 

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