I GRANDI ALBERI DI SICILIA

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GLI ALBERI MONUMENTALI NEL CONTESTO DEL PAESAGGIO VEGETALE SICILIANO
 

IL PAESAGGIO DELLE COLTURE ARBOREE TRADIZIONALI


Il paesaggio dei corsi d'acqua


I corsi d'acqua costituiscono uno degli ambienti più caratteristici ed espressivi nel contesto dei paesaggi sub-naturali e semi-naturali del territorio siciliano. La presenza dell'acqua corrente rende tali ambienti più vivi e dinamici rispetto a quelli circostanti e determina condizioni microclimatiche favorevoli allo sviluppo di comunità vegetali igrofile a carattere azonale, molto specializzate e di elevato valore naturalistico e paesaggistico. Esse sono costituite, in genere, da piante a distribuzione geografica ampia, ma strettamente legate all'ambiente fluviale, anche se non mancano le specie endemiche o rare.Esemplare monumentale di salice bianco in contrada Costa del salice (Floresta , Messina)
Nei torrenti collinari e montani, con alvei allocati sul fondo di valli più o meno strette e profonde, dove prevale l'azione di erosione sui processi di sedimentazione dei materiali trasportati, si insediano per lo più specie arboree e/o arbustive decidue che tendono a formare strette fasce di vegetazione lungo le sponde (Brullo & Spampinato, 1990). Tra le specie più frequenti figurano il pioppo nero (Populus nigra), il pioppo bianco (PP alba), il pioppo gatterino (PP canescens), il salice bianco (Salix alba) (Ph 15), il salice pedicellato (S. pedicellata), il frassino ossifillo, il caprifico (Ficus carica var. caprificus), il sambuco nero (Sambucus nigra), l'olmo campestre, l'olmo canescente (Ulmus canescens) e l'olmo montano, quest'ultimo abbastanza raro in Sicilia dove si rinviene solo in alcune stazioni montane delle Madonie e dei Nebrodi. Nello strato arbustivo si rinvengono diverse igrofite cespugliose, erbacee ed arbustive, come l'iperico ircino (Hypericum hírcinum), la tamerice gallica (Tamarix gallica), l'oleandro (Neri uni oleander), ecc. e alcune specie lianose come il rovo comune (Rubus ulmifolius), la rosa di San Giovanni (Rosa sempervirens), la morella rampicante (Solanum dulcamara), il tamaro, la robbia selvatica (Rubia peregrina), l'edera, la vite selvatica (V tis vinifera subsp. sylvestrís), ecc. A queste si associano diverse specie erbacee e arbustive tra le quali si ricordano il gigaro (Arum italicum), Brachypodium sylvaticum, la carice pendula (Carex pendula), il trifoglino palustre (Dorycníum rectum), l'equiseto massimo (Equísetum telmatela), ecc.
Più a valle, dalla collina alla fascia costiera, nei tratti in cui i corsi d'acqua si allargano e gli alvei diventano ampi e poco incisi, la vegetazione ripale mostra profondi cambiamenti sia floristici che strutturali (Ph 16). Essa, infatti, è costituita, in prevalenza, da aggruppamenti più o meno aperti, floristicamente più poveri, con esigenze prettamente eliofile, caratterizzati dalla dominanza del salice pedicellato e del salice bianco ai quali si accompagnano, in alcuni ambiti, anche il salice rosso (Salix purpurea), il pioppo nero e alcune specie di tamerice. La vegetazione, tuttavia, si arricchisce, soprattutto lungo le incisioni torrentizie, anche di diverse entità trasgressive dalle comunità circostanti come la quercia virgiliana, il leccio, il prugnolo, il rovo comune, il sommacco (Rhus coriaria), la ginestra comune (Spartium junceum), l'erba bianca (Artemisia arborescens), il miglio multifloro (Oryzopsís míliacea), l'ampelodesma o disa (Ampelodesmos maurítanicus) e la cannuccia (Arundo collina), ecc. In tale contesto, come anche sui greti asciutti delle fiumare, l'oleandro determina singolari aspetti di vegetazione mediterranea conferendo al paesaggio una nota di colore, di particolare effetto scenico, soprattutto nel periodo estivo in coincidenza con le abbondanti e vistose fioriture.  Nell'ambito delle formazioni ripariali siciliane sono state censite alcune grandi piante di dimensioni monumentali afferenti ai generi Populus e Salix. Si tratta di due individui di pioppo nero, localizzati rispettivamente presso il Torrente Isnello (Palermo) e Fiume Grande (Palazzo Adriano) e di alcuni esemplari di salice bianco che svettano imponenti in contrada Costa del Salice, nel territorio di Floresta.
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