Il paesaggio del cerro
Un particolare tipo di bosco montano è quello dominato dal cerro (Quercus cerris), una quercia caducifoglia di forma slanciata, a rapido accrescimento, con foglie strette ed allungate, coriacee e a margine più o meno profondamente lobato. Il tronco, diritto e colonnare, porta diverse ramificazioni, espanse e discendenti, che conferiscono alla chioma un aspetto cupuliforme. Le ghiande sono poco gradite al bestiame al pascolo e si riconoscono facilmente da quelle delle altre querce per la caratteristica cupola a squame estroflesse che ricorda un poco il riccio delle castagne.
Questa specie è molto comune in tutta l'Europa meridionale, dall'Italia al Mar Nero comprendendo nel suo areale la Penisola Balcanica e le montagne costiere dell'Anatolia. Nella penisola italiana è presente sull'Appennino e nella fascia pedemontana delle Alpi. In Sicilia il cerro costituisce estesi boschi, di notevole interesse forestale e paesaggistico, soltanto sui Nebrodi, pur essendo presente in altri sistemi montuosi (Etna, Peloritani, Iblei, Ennese). Estesi cerreti si riscontrano soprattutto nel bacino del Flascio, in territorio di Randazzo e di Capizzi, oltre che nei pressi di Mistretta, Caronia, S. Fratello, Militello Rosmarino, Alcara Li Fusi, Longi, Cesarò (ph 17, 18), Bronte e Floresta. Essi si insediano su substrati acidi come flysch e scisti, quasi sempre profondi, dotati di una discreta componente argillosa. Per quanto attiene alla forma di governo, si tratta in genere di cedui, anche se non mancano espressioni di fustaia come in territorio di Randazzo.
Lo strato arboreo è costituito quasi esclusivamente dal cerro e saltuariamente dal melo selvatico (Malus sylvestris), dall'acero campestre, da individui di Quercus pubescens s. I. e, nei tratti più umidi, anche dal faggio (Fagus sylvatica). >>
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