Le Piante officinali siciliane

Guida al loro riconoscimento ed impiego

 

Generalità delle piante

Generalità sulle piante

Nella multiforme ed eterogenea schiera di piante spontanee siciliane, su circa tremila specie note solo un centinaio si possono considerare officinali a pieno titolo e di uso piuttosto ricorrente e per grandi linee si può dire che non c'è famiglia botanica che non annoveri una specie a motivo di un particolare "principio attivo" che la rende esclusiva per questo o quell'altro impiego.La conoscenza delle diverse specie di interesse officinale è condizione indispensabile per il loro possibile uso e a dire il vero in libreria c'è una pletora di pubblicazioni specialistiche che ci possono aiutare nell'identificazione delle tante piante.Le foglie, i fiori, i frutti, la corteccia, le radici, etc. sono le diverse parti utilizzabili di ogni singola specie e sono questi stessi gli elementi che dobbiamo focalizzare per il loro riconoscimento, attenzionando le diverse caratteristiche con specie similari e per non ingenerare confusione nella esatta determinazione.Rimandando ai testi più specialistici per le nozioni di botanica sistematica, in questa sede, fatto salvo il carattere divulgativo della pubblicazione, si può dire che ogni pianta viene identificata con un nome universale, la cosiddetta nomenclatura binomia, comprendente prima il nome del genere e dopo il nome della specie, in latino volgare, e si può dire che è questo il nome scientifico di riconoscimento e di individuazione di ogni specie.La sistematica e le modifiche della nomenclatura delle diverse specie di piante è una branca importante della scienza botanica, in continua evoluzione e i diversi autori che studiano i gruppi o le famiglie di piante attuano modificazioni di collocazione delle specie via via scoperte e note da un genere all'altro, o assemblandole a specie già note e nei casi più dubbiosi istituendo anche famiglie nuove e/o generi nuovi.Questa branca non è una branca statica, bensì una branca in continua evoluzione e tutte le modifiche intercorrenti sono approvate da un'assise internazionale di botanici che si riunisce ogni cinque anni, che rende le modifiche ufficiali ed universalmente riconosciute.
Le piante in natura hanno una distribuzione che si può definire ubiquitaria ed in genere si dice che una pianta caratterizza o è esclusiva di una determinata area geografica.
Assodato che la fitogeografia si interessa specificatamente della distribuzione delle diverse specie, è notorio che possiamo distinguere piante di pianura, piante di zone collinari e piante di aree montane, attribuendo ad ognuna una propria, se non esclusiva, distribuzione e lo stesso discorso vale anche per le piante officinali, oggetto della presente trattazione, riscontrabili dal livello del mare alle zone montane, adattatesi ai diversi microclimi delle diverse stazioni, classificate dal Pavari come specifiche "zone fitoclimatiche".

 
 
 

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