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Prunus spinosa
Fam. Rosaceae
Nome dialettale: Atrignu, Prunu sarvaggiu, Prunidda, Prunu spinusu, Prunu amaru
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Proprietà
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Antinfiammatorie, Astringenti.
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Altri usi |
In merito all'impiego della corteccia e dei fiori, i relativi decotti ed infusi sono considerati nella medicina popolare come buoni rimedi per le febbri intermittenti nonché come astringenti, digestivi, lassativi ed anche depurativi, ma il loro impiego non è più ricorrente. Come astringente cutaneo, e per cicatrizzante delle ferite le popolazioni rurali ancor oggi si cimentano nella preparazione di decotti utilizzando 40 gr. di corteccia in 100 ml. di acqua e si praticano lavaggi ed impacchi nelle parti interessate.
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Descrizione Botanica |
Ecologia |
Pianta arbustiva con foglie caduche è caratterizzata da fusti ramificatissimi e spinosissimi. Le foglie sono ellittico-oblunghe con apice ottuso, presentano margine seghettato e superficie verde glaucescente. I fiori sono piccoli solitari o a gruppi di 3-5, biancastri, profumati e peduncolati. I frutti sono drupe rotondeggianti o ovaliformi a maturità blu-nerastre con superficie pruinosa e sapore amarissimo.
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Vegeta in tutte le zone a macchia mediterranea dal livello del mare alle zone montane, si rinviene nei terreni marginali sia con formazioni isolate che a gruppi ed è componente importante della flora del sottobosco della macchia mediterranea alta. Vegeta nei suoli anche pesanti. La pianta si raccoglie in estate.
I principi attivi si trovano nella corteccia, nei fiori e nelle foglie.
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Ricette ed utilizzazioni
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Tonsillite: preparare il decotto con 100 gr. di foglie di prugnolo in 1 litro d'acqua, correggere il sapore con pochissimo miele e fare gargarismi.
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