Gli Insetti e Patogeni
delle piante Forestali della Sicilia

 

 

Insetti e patogeni - Generalità

I Patogeni

Con termine patogeno si intende un gruppo molto eterogeneo di organismi unicellulari o pluricellulari che provocano stati patologici diversi alle piante con specifiche sintomatologie.
Se i batteri, i funghi o miceti ed i virus sono i patogeni in senso stretti ad essi si è soliti far rientrare anche gli acari ed i nematodi, rispettivamente appartenenti agli insetti ed agli anellidi, che per le loro dimensioni microscopiche possono essere identificati solo con l'ausilio di apparecchiature microscopiche.

Batteri

I batteri sono organismi unicellulari di natura vegetale che si riproducono per scissione. Essi sono costituiti per il 70% in peso di acqua ed il restante 30
sono sali minerali (zolfo, fosforo, calcio, sodio, magnesio e potassio) in proporzioni diverse in relazione alla specie ed alle condizioni ambientali.
Le sostanze organiche di cui si compone il nucleo sono rappresentate da proteine semplici e/o coniugate, cioè legate a lipidi e glucidi, da amminoacidi, da steroli, da carboidrati e dagli acidi nucleici DNA ed RNA.
Nella cellula batterica si possono trovare inoltre diversi enzimi, utili al metabolismo del batterio stesso.
I batteri possono essere definiti organismi autotrofi se espletano la funzione della fotosintesi clorofilliana, eterotrofi se vivono a spese di altri organismi ed ancora si possono distinguere batteri aerobici ed anaerobici se possono vivere in ambiente con o senza ossigeno.
Si dice che i batteri siano stati i primi organismi a comparire sulla terra, in grado di riprodursi ed evolversi a spese di sostanze inorganiche primitive, dando loro stessi origine alle sostanze organiche.
I batteri costituiscono un gruppo sistematico molto vasto presenti in colonie molto numerose nel terreno, nel concime, nel legno marcio, nelle acque. Per le piante forestali alcuni ceppi producono forme tumorali.

Funghi

I funghi sono organismi eterogenei, per lo più pluricellulari, caratterizzati dalla mancanza di pigmenti assimilatori e costretti dunque a vita eterotrofa, cioè a spese di altri esseri viventi.
Sono senza dubbio organismi inferiori, a metà strada tra gli esseri animali e gli esseri vegetali con corpi fruttiferi di importanza sistematica.
I funghi per vivere, crescere e riprodursi devono instaurare un rapporto simbiotico con un ospite, rapporto che può divenire obbligatorio, pena la sopravvivenza del fungo stesso. Tra le forme di simbiosi più conosciute c'è la simbiosi micorrizica lichenica data dall'associazione mutualistica di un fungo e di un'alga. I funghi delle piante, agenti di specifiche forme di cancro e di muffe sono esseri viventi molto frugali in grado di insediarsi in supporti anche inerti, ma l'ambiente elettivo sono le sostanze organiche vive o morte e l'humus, ove portano a termine il loro ciclo vitale.
«I processi patologici nei vegetali, diceva Cuboni, un fitopatologo, non sono solo esempi di crittogamia, ma la reazióne spontanea della pianta all'intruso, sicché può avvenire una forma di isolamento del parassita, con processi naturali di autoctomia, non consentendo la perpetuazione dell'ospite nocivo».
Allo stimolo del parassita o delle sue tossine, in verità la pianta reagisce sempre con processi iperplasici e ipertrofici, che danno luogo alla formazione di galle o a forme teratogene nella crescita.
Relativamente ai funghi parassiti delle specie vegetali la manifestazione patologica non è causata solo dall'agente scatenante, ma dalle condizioni generali della pianta e dalla temperatura della stazione.
 

redazione

 
 

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